mercoledì 11 ottobre 2017

Vademecum dello studente
SCUOLA SECONDARIA

PREVENZIONE  SICUREZZA SALUTE NELLA SCUOLA


Informazioni agli alunni in applicazione del D.Lgs. 81/08 che stabilisce misure generali per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.

Perché
Questo opuscolo riguarda anche te, studente, in quanto l’art. 2 del D.Lgs. 81/08 definisce “lavoratore” l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alle strumentazioni o ai laboratori in questione. Ai sensi del citato articolo quando fai uso di un laboratorio della scuola sei tenuto al rispetto dei doveri al pari di ogni lavoratore.

Come
La nostra scuola, come prescritto dal D.Lgs. 81/08, ha redatto un documento di valutazione dei rischi ed ha definito un programma di misure di prevenzione destinate a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.
Strumenti indispensabili per la tutela della sicurezza sono:
·        la prevenzione, che deve essere attuata attraverso un’informazione e una formazione adeguata
·        l’osservanza delle norme di legge e delle disposizioni impartite dal Datore di Lavoro.

Dove
La sicurezza va tutelata in ogni spazio dell’edificio scolastico, non solo in palestra o nei laboratori, ma anche nelle aule, nei corridoi, sulle scale, in cortile e negli spazi di accesso alla scuola (strada antistante), adottando gli adeguati comportamenti per la tutela della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti.

Quando
È necessario rispettare in ogni momento della tua giornata scolastica le misure di prevenzione stabilite e, in particolare, attenersi alle indicazioni fornite dal Dirigente Scolastico nelle situazioni di emergenza.

Questo opuscolo non esaurisce gli argomenti inerenti la sicurezza a scuola, se sei interessato ad approfondire le tematiche trattate, contatta il Servizio di Prevenzione e Protezione della tua Scuola.


Dalle statistiche INAIL sappiamo che ogni anno circa 50.000 studenti subiscono infortuni nelle strutture scolastiche italiane. Per contrastare questo fenomeno occorre educare alla sicurezza, ciò significa preoccuparsi di quello che potrebbe accadere e rispettare le regole della prevenzione.

Riportiamo di seguito i principali rischi presenti negli edifici scolastici e le misure ritenute opportune per la loro prevenzione.

Affollamento. Evita di correre, di abbandonare zaini a terra nei passaggi, di spingere i compagni. Non gridare, non creare panico, non aprire improvvisamente le porte, non gettare carte o altri materiali a terra perché possono originare scivoloni pericolosi. Agli studenti non è consentito trasportare pesi di qualsiasi natura (apparecchiature elettriche, carrelli con televisori, computer, ecc.).

Finestre e superfici vetrate. Presta attenzione al tuo comportamento quando sei in prossimità di superfici vetrate, dalle finestre non gettare mai nulla e non sporgerti dai davanzali.

Scale. Le scale possono rivelarsi un luogo particolarmente insidioso specie se percorse di corsa, non sporgerti mai dai parapetti.

Ascensori. Gli ascensori sono riservati al personale scolastico e ai soli disabili accompagnati dal personale ausiliario.

Arredi e attrezzature. Fai attenzione perché banchi, sedie, termosifoni ecc. possono presentare spigoli vivi che risultano pericolosi se urtati violentemente. Ricorda che anche un banale spintone, in prossimità di spigoli vivi, può causare traumi. Ove siano presenti le tende e finestre vasistas, fai particolare attenzione, se forzi i meccanismi gli ancoraggi si possono rompere. Segnala immediatamente al tuo insegnante qualsiasi difetto o inconveniente.

Postura.  Ti potrà sembrare più comodo stare seduto con la schiena piegata o ingobbita, ma per il bene della tua spina dorsale e per migliorare la concentrazione sforzati di stare con la schiena ben diritta e appoggiata allo schienale evitando di dondolarti sulla sedia.

Videoterminali. Evita di stare troppo inclinato verso lo schermo, e posizionati in modo che lo spigolo superiore dello schermo sia posto un pò più in basso dell’orizzontale che passa per gli occhi e ad una distanza dagli occhi pari a circa 50-70 cm. Durante la digitazione tieni, se possibile, mani e avambracci appoggiati sul tavolo, anche i piedi devono essere ben appoggiati a terra. Ricordati che è necessaria una pausa di quindici minuti ogni centoventi minuti di applicazione continuativa al videoterminale.

Rischio incendio: La scuola dispone di una squadra antincendio appositamente addestrata per intervenire in caso di necessità (i nominativi degli incaricati di questo servizio sono esposti all’Albo della Sicurezza). Gli studenti che individuano un principio di incendio devono immediatamente informare il proprio insegnante o gli addetti all’emergenza e attenersi alle loro disposizioni. Ricorda che è vietato fumare in tutti i locali scolastici.

Rischio elettrico. L’utilizzo di apparecchi elettrici agli studenti é consentito solo sotto sorveglianza “diretta e continua” da parte dell’insegnante (preposto). Agli studenti non è consentito inserire o disinserire spine delle apparecchiature elettriche nelle prese di corrente e non è consentito effettuare interventi non autorizzati sulle apparecchiature elettriche.

Servizi igienici. L’igiene si garantisce anche con il corretto uso dei servizi igienici. In questi ambienti non è consentito consumare vivande, fumare, gettare sacchetti di plastica, bottigliette, bicchierini e altro materiale non degradabile negli scarichi.

Laboratorio. Gli alunni non possono accedere ai laboratori senza la presenza del docente. Leggi e memorizza la scheda esposta in ogni laboratorio con le istruzioni per il corretto utilizzo delle apparecchiature e i possibili rischi nei quali puoi incorrere mentre svolgi un’esercitazione.
Palestra: è il luogo ove statisticamente si verificano più infortuni perciò è necessario eseguire gli esercizi secondo le istruzioni dell’insegnante e utilizzando correttamente le specifiche attrezzature. Fai in modo che nelle competizioni l’entusiasmo non diventi una esasperazione tale da compromettere la propria e l’altrui sicurezza. Nei giochi col pallone ricordati che la palestra non è un campo da calcio.


Quando sei in laboratorio o in palestra valgono anche per te le stesse disposizioni vigenti per i lavoratori.

Articolo 20 del D.Lgs. 81/08. Obblighi dei lavoratori
Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.
I lavoratori devono in particolare:
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e, nonché i dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
f) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
g) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
h) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro.


PIANO DI EMERGENZA
Il piano di emergenza è lo strumento operativo attraverso il quale sono pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti dell’edificio.
Le emergenze che potrebbero richiedere l’evacuazione parziale o totale di un edificio sono generalmente le seguenti: incendi che si sviluppano all’interno dell’edificio scolastico; incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola e che potrebbero coinvolgere l’edificio scolastico; terremoti; avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire dall’edificio piuttosto che rimanere all’interno; ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Dirigente Scolastico.

MODALITÀ DI ESODO
La fase di esodo ha inizio appena si avverte il segnale d’allarme (suono della sirena antincendio oppure suono intermittente della campanella oppure segnalazione a voce data dai Collaboratori Scolastici). Durante l’esodo tutti i locali devono essere abbandonati rapidamente, con ordine e senza panico, per raggiungere le aree esterne di raccolta prestabilite. In ogni aula e lungo i corridoi sono affisse le planimetrie della scuola, su di esse è indicata la via di fuga da percorrere per raggiungere il punto di raccolta.
Il comportamento da seguire non appena udito il segnale d'allarme deve essere il seguente:
  • Interrompere immediatamente ogni attività.
  • Lasciare gli oggetti personali dove si trovano (libri, cartelle, soprabiti, ecc.).
  • Mantenere la calma, non spingere, non correre, non urlare.
  • Mettersi in fila evitando le grida e il vociare confuso.
  • Uscire ordinatamente dall’aula, restando uniti e incolonnati dietro gli alunni apri-fila.
  • Camminare in modo sollecito, senza correre e senza spingere i compagni.
  • In presenza di fumo coprirsi bocca e naso con un fazzoletto, possibilmente umido, e respirare con il viso rivolto verso il suolo.
  • In caso di terremoto, proteggersi dalla caduta di oggetti riparandosi sotto i banchi o in corrispondenza di architravi. Cessata la scossa e udito il segnale d'allarme uscire dall’aula secondo le istruzioni.
  • Rispettare le precedenze derivanti dalle priorità dell'evacuazione.
  • Non usare mai l’ascensore.
  • Seguire le vie di fuga indicate e raggiungere l'area di raccolta assegnata.
  • Non tornare indietro per nessun motivo.
  • Nel caso di contrattempi di qualsiasi genere attenersi a quanto ordinato dall'insegnante.

Raggiunta l’area di raccolta, ciascun insegnante responsabile della classe procede alla conta degli alunni presenti, segnando il risultato sul “modulo di evacuazione” e, nell’eventualità di alunni dispersi, ne da immediato avviso al Coordinatore dell’emergenza.
Gli alunni eventualmente isolati si aggregheranno alla classe più vicina e appena giunti nell’area di raccolta l’insegnante della classe ospitante comunicherà il nome dell’alunno aggregatosi al Coordinatore dell’emergenza.
Per garantire lo svolgimento dell'evacuazione in condizioni di sicurezza è necessario controllare le seguenti condizioni:

  • i banchi e la cattedra devono essere disposti in modo da non ostacolare l'esodo;
  • tutte le porte devono essere apribili con facilità;
  • le uscite di sicurezza ed i percorsi per raggiungerle devono essere sempre sgombre da impedimenti (sedie, zaini, ecc.).

mercoledì 21 giugno 2017

Video Open Day III B e i migliori compiti di realtà IIIB e IIIC




 Video Open Day 2017 classe III B
Compito di realtà alunna Manzi R.  III B
 Compito di realtà Martire V. III B

Compito di realtà Gallo G. III C
Compito di realtà Gargiulo G. III C

http://www.icraffaeleiozzino.gov.it/


sabato 3 giugno 2017

CYBERBULLISMO E ALTRI FENOMENI DI RISCHIO

Gli studenti, anche i più giovani, rappresentano spesso l’avanguardia tecnologica all’interno della scuola, grazie alla loro capacità di utilizzare le opportunità offerte da smartphone, tablet e altri strumenti che consentono la connessione costante in rete. Tuttavia alla capacità tecnologica non corrisponde spesso eguale maturità nel comprendere la necessità di difendere i propri diritti e quelli di altre persone, a partire dagli stessi compagni di studio. I giovani devono essere consapevoli che le proprie azioni in rete possono produrre effetti negativi anche nella vita reale e per un tempo indefinito. Troppi ragazzi, insultati, discriminati, vittime di cyberbulli, soffrono, possono essere costretti a cambiare scuola o, nei casi più tragici, arrivare al suicidio. È quindi estremamente importante prestare attenzione in caso si notino comportamenti anomali e fastidiosi su un social network, su sistemi di messaggistica istantanea (come Whatsapp, Snapchat, Skype, Messenger, etc.) o su siti che garantiscono comunicazioni anonime. Se si è vittime di commenti odiosi, di cyberbullismo, di sexting o di altre ingerenze nella propria vita privata, non bisogna aspettare che la situazione degeneri ulteriormente. Occorre avvisare subito i compagni, i professori, le famiglie se ci si rende conto che qualcuno è insultato o messo sotto pressione da compagni o da sconosciuti. Si può chiedere al gestore del social network di intervenire contro eventuali abusi o di cancellare testi e immagini inappropriate. In caso di violazioni, è bene segnalare immediatamente il problema all’istituzione scolastica, al Garante della privacy e alle altre autorità competenti.

SMARTPHONE E TABLET

L’utilizzo di telefoni cellulari, di apparecchi per la registrazione di suoni e immagini è in genere consentito, ma esclusivamente per fini personali, e sempre nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali delle persone coinvolte (siano essi studenti o professori) in particolare della loro immagine e dignità. Le istituzioni scolastiche hanno, comunque, la possibilità di regolare o di inibire l’utilizzo di registratori, smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici all’interno delle aule o nelle scuole stesse.
Gli studenti e gli altri membri della comunità scolastica, in ogni caso, non possono diffondere o comunicare sistematicamente i dati di altre persone (ad esempio pubblicandoli su Internet) senza averle prima informate adeguatamente e averne ottenuto l’esplicito consenso.
Si deve quindi prestare particolare attenzione prima di caricare immagini e video su blog o social network, oppure di diffonderle attraverso mms o sistemi di messaggistica istantanea. Succede spesso, tra l’altro, che una fotografia inviata a un amico o a un familiare venga poi inoltrata ad altri destinatari, generando involontariamente una comunicazione a catena dei dati personali raccolti. Tale pratica può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla riservatezza delle persone riprese, e fare incorrere in sanzioni disciplinari, pecuniarie e in eventuali reati.

IMMAGINI DI RECITE E GITE SCOLASTICHE

Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini, in questi casi, sono raccolte per fini personali  e destinate a un ambito familiare  o amicale e non alla diffusione.  Va però prestata particolare attenzione alla eventuale pubblicazione delle medesime immagini su Internet, e sui social network in particolare.  In caso di comunicazione sistematica o diffusione diventa infatti necessario, di regola, ottenere il consenso informato delle persone presenti nelle fotografie e nei video.

REGISTRAZIONE DELLA LEZIONE E STRUMENTI COMPENSATIVI

È possibile registrare la lezione esclusivamente per scopi personali, ad esempio per motivi di studio individuale. Per ogni altro utilizzo o eventuale diffusione, anche su Internet, è necessario prima informare adeguatamente le persone coinvolte nella registrazione (professori, studenti…) e ottenere il loro esplicito consenso.
Nell’ambito dell’autonomia scolastica, gli istituti possono decidere di regolamentare diversamente o anche di inibire l’utilizzo di apparecchi in grado di registrare. In ogni caso deve essere sempre garantito il diritto degli studenti con diagnosi DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) o altre specifiche patologie di utilizzare tutti gli strumenti compensativi (come il registratore) di volta in volta previsti nei piani didattici personalizzati che li riguardano.